Lo scorso 11 febbraio una compagna italiana, Ilaria, e un compagno tedesco, Tobias, sono stati arrestati in Ungheria, con l’accusa di aver partecipato all’aggressione di un partecipante neonazista al raduno di estrema destra per la “giornata dell’onore”, risoltosi con ferite lievi e pochi giorni di prognosi. Nonostante questo, il teorema della magistratura ungherese contesta l’esistenza di una organizzazione criminale, oltre ai rischi per la vita della vittima, così da far lievitare la pena sino a potenzialmente 16 anni di carcere.
Da ormai dieci mesi lз compagnз si trovano, quindi, nelle carceri di Budapest, con contatti all’esterno rarefatti e in condizioni terribili documentate anche da una lettera di Ilaria ai propri legali, e con la sottoposizione ad interrogatorio in assenza di difesa e di interprete.