IL TRAUMA PSICOSOCIALE di Martin Barò, traduzione di Rocco Canosa

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Premessa

Ero in Nicaragua nell’autunno del 1990 in missione in qualità di esperto in salute mentale, per conto della Cooperazione Italiana Governativa. Nel febbraio dello stesso anno i sandinisti avevano perso le elezioni e si era costituito un Governo di Unità Nazionale guidato da Violeta Chamorro, ben visto dagli Stati Uniti. Si respirava, però un’aria triste. A causa della sconfitta, inattesa, molti componenti del Fronte Nazionale di Liberazione “Augusto Sandino” erano depressi, fuori da ogni gestione degli apparati amministrativi. Nello stesso tempo infuriava ancora la guerra civile nel vicino Savador, che si stava acuendo dopo il fallimento dell’offensiva del 1989 realizzata dal Fronte Liberazione Nazionale “Farabundo Martì”. Nel novembre del 1989 c’era stato l’assassinio di sei frati gesuiti, tra cui Martin Barò, docente di Psicologia presso l’Università Centroamericana (UCA), ad opera di un plotone delle Forze Armate Governative: un episodio che scosse la comunità internazionale, la quale chiese la fine della guerra, conclusasi poi nel 1992.

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Rete Mai più Lager – No ai CPR

La rete Mai più Lager – No ai CPR è stata fondata su iniziativa di diverse realtà antirazziste del territorio nel settembre 2018, alla notizia che a Milano sarebbe stato riaperto, con il nome di CPR – Centro di Permanenza per il Rimpatrio, l’ex CIE di via Corelli 28, già luogo di trattenimento in condizioni disumane e di deportazione di persone migranti prive di permesso di soggiorno solo in quanto tali, chiuso nel 2014 dalle proteste interne ed esterne. La rete organizza attività di(contro)informazione, sensibilizzazione e mobilitazione contro i CPR e la detenzione amministrativa più in generale e le deportazioni, quale paradigma delle politiche imperanti da decenni in materia di “sicurezza e immigrazione”, di impronta perennemente emergenziale, ispirate al razzismo istituzionale e alla repressione del diverso e del dissenso, che attentano alle libertà e ai diritti fondamentali non solo delle persone migranti, ma di tutte e tutti. La rete ha una sezione specifica (NoCPRsalute), composta da dottor* e psicolog* e student* in tali materie, dedicata al tema della patogenicità intrinseca dei luoghi della detenzione amministrativa (bit.ly/41QiPJD); e dedica particolare attenzione ed energie ai luoghi di formazione di ogni ordine e grado. Svolge attività quotidiana di divulgazione e informazione attraverso i suoi social, dando anche eco alle notizie e alle immagini e video che arrivano a questi ultimi, o attraverso il centralino SOS CPR Naga, dai trattenuti di via Corelli. Ha assistito l’ex senatore Gregorio de Falco in due lunghe ispezioni a sorpresa nel CPR di Milano nel 2021 e nel 2022 che hanno generato due report (“Delle pene senza delitti”: bit.ly/3zhxulw) e diversi esposti. Ha collaborato con NAGA ODV alla redazione del dossier “Al di là di quella porta – Un anno di osservazione dal buco della serratura del Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Milano”