Contatto23: un resoconto onirico

di Liv.

È sera, l’afa della siccità morde la notte a Milano, domani è lunedì, qualcuno ancora fa festa sotto la luna, qualcuno è arrivato adesso, qualcuno torna a casa a passi inquieti, come me.

Cascina Torchiera sta al confine tra la vita e la morte, in un limbo fatto di musica, saggezze e polvere, sotto gli sguardi di spettri dipinti. Un attimo di distrazione e Viale Certosa quasi ti butta dentro al Cimitero Maggiore, in mezzo alle sue torri fatte di pizzo grigio, dove si respira un altro respiro. Bisogna ricordarsi di salutare con un cenno del capo e poi svoltare all’ultimo, verso quell’aiuola alberata incolta che sa di campagna – e poi si arriva. E se si arriva è perché dentro c’è qualcosa, dentro c’è quello che cerchi, perché al confine tra la vita e la morte non si capita mai per caso.

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MILANO FA MALE – Introduzione a Contatto ’23

Contatto quest’anno è alla sua seconda edizione. È un’iniziativa che nasce da un desiderio espresso durante una delle nostre riunioni. Tra l’altro quel giorno eravamo in poche di noi, un po’ spaesate, senza ordine del giorno, riflessioni a ruota libera da cui è emersa una voglia forte di fare un benefit in cui fare festa tuttɜ insieme, dopo due anni di pandemia in cui non ci è stato possibile condividere sguardi, abbracci, discussioni (se non online su zoom o peggio nel contenitore alienante e distruttivo di twitter o altre piattaforme commerciali). Ovviamente questo fare festa ha assunto il carattere anche del confronto politico. E l’idea che la salute mentale potesse essere un argomento trasversale a tante altre questioni, per cui da anni stiamo combattendo, è risultato un meraviglioso pretesto per tirare in mezzo più collettivi, soggettività politiche, gruppi e persone possibile.

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Alcune considerazioni sui terremoti che hanno colpito il sud est della Turchia e il nord della Siria il 6 febbraio

2 marzo 2023

Vogliamo condividere alcune considerazioni sul terremoto del 6 febbraio che ha colpito le zone del sud est della Turchia e del nord della Siria, zone che comprendono i territori del Bakur e del Rojava a prevalenza curda. Terremoto che ha causato ingenti danni in tante città e il cui reale impatto non sarà pienamente compreso se non tra anni.
Si stima siano ormai morte oltre 50 mila persone e che più di 120mila siano rimaste ferite. Migliaia di dispersi e milioni di persone sono rimaste senza casa. Decine di migliaia di edifici sono andati  distrutti.

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Contro la tortura di stato, le carceri e il 41bis

20 gennaio 2023

Condividiamo l’ultima dichiarazione rilasciata da Alfredo Cospito in sciopero della fame da quasi tre mesi

“Il sottoscritto Alfredo Cospito comunica al proprio avvocato Flavio Rossi Albertini che in pieno possesso delle mie capacità mentali mi opporrò con tutte le forze all’alimentazione forzata. Saranno costretti a legarmi nel letto.
Dico questo perché ultimamente mi è stata adombrata la possibilità di un trattamento sanitario obbligatorio. Alla loro spietatezza e accanimento opporrò la mia forza, tenacia e la volontà di un anarchico e rivoluzionario cosciente.
Andrò avanti fino alla fine. Contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo. La vita non ha senso in questa tomba per vivi”

Con Alfredo contro il 41bis l’ergastolo e l’ostatività

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Convergere per la salute

CONVERGERE PER LA SALUTE

Insieme per una salute pubblica, comunitaria e universale


Aderiamo alla chiamata dell’Assemblea Antipsichiatrica per sviluppare
insieme un momento di convergenza per la salute, indirizzato ai collettivi e alle organizzazioni che lottano per migliorare le condizioni di vita e il benessere delle comunità in un contesto di welfare sempre più degradato e degradante.

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FAKE UNIFORMS

Installazione allo Spazio Galileo
FAKE UNIFORMS (per agire invisibilmente sotto gli occhi di tutt*)

Sara Leghissa in collaborazione con Maddalena Fragnito e Marzia Dalfini

“Fake Uniforms (per agire invisibilmente sotto gli occhi di tutt*) è una pratica di affissione di manifesti nello spazio pubblico. Il contenuto tratta di come alcune pratiche illegali siano parte della nostra vita quotidiana e di come alcuni corpi siano invisibilizzati, a seconda del luogo in cui ci troviamo, del contesto storico e del privilegio che incorporiamo. Partendo dalla condivisione di esperienze personali con persone le cui traiettorie di vita si riferiscono al tema trattato, l’azione diffonde le loro parole nello spazio pubblico.

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