Lo scorso 11 febbraio una compagna italiana, Ilaria, e un compagno tedesco, Tobias, sono stati arrestati in Ungheria, con l’accusa di aver partecipato all’aggressione di un partecipante neonazista al raduno di estrema destra per la “giornata dell’onore”, risoltosi con ferite lievi e pochi giorni di prognosi. Nonostante questo, il teorema della magistratura ungherese contesta l’esistenza di una organizzazione criminale, oltre ai rischi per la vita della vittima, così da far lievitare la pena sino a potenzialmente 16 anni di carcere.
Da ormai dieci mesi lз compagnз si trovano, quindi, nelle carceri di Budapest, con contatti all’esterno rarefatti e in condizioni terribili documentate anche da una lettera di Ilaria ai propri legali, e con la sottoposizione ad interrogatorio in assenza di difesa e di interprete.
La risposta repressiva nei confronti dellз compagnз antifascistз si è attivata anche nei confronti di Gabriele, un compagno di Milano che, sulla base delle medesime accuse, è stato tradotto al carcere di San Vittore nella notte del 20 novembre scorso e costretto successivamente ai domiciliari, in attesa della decisione sulla sua estradizione.
Il processo nei confronti di Ilaria, al termine delle indagini, inizierà nel gennaio 2024, con costi elevati e il rischio di detenzione per più di dieci anni all’interno delle carceri di Budapest.
Da ultimo anche la stampa mainstream ha iniziato a coprire la vicenda, dopo che le condizioni di Ilaria sono diventate di dominio pubblico. Al di là dei toni pietistici spesso utilizzati, però, pensiamo sia importante non solo denunciare le condizioni durissime e i rischi a cui lз compagnз sono espostз, ma anche collocare le indagini, la detenzione, i domiciliari e la richiesta di estradizione dentro un più complessivo schema repressivo, che si sviluppa trasversalmente tra Ungheria, Italia e Germania, e per cui è fondamentale una forte risposta in sostegno allз compagnз arrestatз.
Di seguito gli approfondimenti sulla vicenda, che riportano anche le condizioni delle carceri e alcune iniziative per la raccolta fondi per far fronte alle spese legali dellз compagnз.
Sul raduno neonazista e le condizioni dellз arrestatз: https://www.osservatoriorepressione.info/qualche-modo-qualche-parte-antifa-budapest/
Sulle condizioni di Ilaria: https://www.lindipendente.online/2023/12/05/lungheria-incarcera-da-10-mesi-unantifascista-italiana-e-ora-ne-vuole-un-altro/ e https://ilmanifesto.it/la-voce-di-ilaria-dalla-prigione-inferno-di-budapest-pieno-di-topi-manca-il-cibo e https://www.basc.news/it/l-oratore-italiano/
Sull’arresto di Gabriele e indicazioni per la raccolta fondi: https://www.basc.news/it/nuovo-arresto-per-i-fatti-di-budapest/
Sulla richiesta di estradizione: https://www.radiondadurto.org/2023/11/22/antifascismo-domiciliari-per-gabriele-compagno-milanese-che-rischia-lestradizione-in-ungheria/ e https://www.osservatoriorepressione.info/milano-rinviata-la-richiesta-estradizione-ungheria-gabriele/
Sullo stato dellз arrestatз: https://ilmanifesto.it/due-antifascisti-italiani-nel-mirino-della-giustizia-ungherese